Discussione sulle origini
del Meihuazhuang
e sull'Unità tra la sua Teoria e le Arti Marziali.
YAN ZI JIE
Traduzione di Luca Bizzi
Il Meihuazhuang non è solo uno stile di arti marziali oppure solo un sistema per preservare la salute. Divulgatosi e circolato tra la gente come tradizione popolare, potrebbe essere invece considerato come una "radice" ovvero una "origine", una parte essenziale quindi, della cultura tradizionale cinese. La leggenda riporta che antecedentemente alla dinastia Zhou occidentale (1100-771 A.C.), esistesse un anziano maestro di nome "Yun Pan" che viveva al Tempio Xuanjing del Palazzo della purezza e della quiete nella contea di Yunchenxiao che oggi corrisponderebbe all'area delle montagne Kunlun. Egli creò due stili di combattimento, uno conosciuto come Baguaquan (pugno degli otto trigrammi) e l'altro come Meihuaquan (pugno del fiore di prugno). I diagrammi ad essi associati erano i seguenti:
Bagua Meihua
All'interno dello schema del Bagua sono contenuti i Trigrammi, il Sanyao, Yinyang ed il Taiji. All'interno dello schema del Meihua ci sono i Cinque Elementi (Wu Xing), le Otto Direzioni (Bafang) i Nove Palazzi (Jiu Gong) ed il Taiji.
I primi tre elementi di ogni diagramma illustrano la rappresentazione fondamentale ed il modello di pensiero che descrive la comprensione culturale dell'universo e della natura. Ad esempio gli Otto Trigrammi contenuti nel diagramma del Bagua (figura 1) che consistono in Qian, Kan, Gen, Zhen, Xun, Li, Kun, Dui, rappresentano otto direzioni ovvero otto simboli (gua) simbolizzanti rispettivamente Cielo, Acqua, Montagna, Tuono, Vento, Fuoco, Terra, Palude ed altri fenomeni naturali.
Il Sanyao o " Le tre forze" (conosciuto anche come Sancai) si riferisce al Cielo (tian), alla Terra (di) ed all'uomo (ren). Yinyang invece è composto dai simboli dello Ying e dello Yang. L'illustrazione del Meihua è composta dai Cinque Elementi (wuxing) che sono Metallo (jin) Acqua (shui), Legno (mu), Fuoco (huo), Terra (tu). Questi rappresentano le cinque fondamentali nature ovvero i cinque fattori composizionali che possono essere trovati all'interno ed attraverso tutti i fenomeni naturali.
Il "Bafang" è composto dalle otto direzioni: nord, nordest, est, sudest, sud, sudovest, ovest, nordovest poiché ogni cosa esistente in natura è relazionabile ad una direzione. I "Nove Palazzi" (Jiugong) fanno riferimento alle otto direzioni, includendo il centro come se fosse la nona.
Qui è indicato il concetto topografico, di ubicazione, posizione o luogo poiché ogni cosa esistente in natura è influenzata ed interconnessa intimamente all'area che la circonda ed al terreno su cui è posta.
Entrambi i diagrammi del Bagua e del
Meihua illustrati sopra contengono lo schema del Taiji. Questo
mostra come ambedue questi modelli di pensiero aderiscano allo stesso comune
principio, quello appunto del Taiji che si basa sui seguenti concetti:
1. Tutto nella nostra esistenza è incluso in un aspetto Yin ed in un aspetto Yang e tenderà ad una condizione dove Yin e Yang saranno ben separati ma in equilibrio.
2. Niente esiste in una forma pura e definita ma piuttosto dentro lo Yin ci sarà lo Yang e dentro lo Yang ci sarà lo Yin. Yin e Yang si permeano completamente l'uno dentro l'altro.
3. L'area di confine fra gli aspetti Yin e Yang nel diagramma è disegnata con una linea dolce e curva che rappresenta la graduale variazione e fluttazione tra lo Yin e lo Yang nel mondo naturale, entrambi passano attraverso un processo di graduale sviluppo.
4. L'antico filosofo cinese Zhou Dunyi della dinastia Song, espose per quanto riguarda la teoria del Taiji, nella sua opera "Discussione sul diagramma del Taiji", il Wuji. Il Taiji è letteralmente il limite assoluto, uno stato in cui Lo Yin e lo Yang vengono separati in due distinte entità. Il Wuji rappresenta invece lo stato originario e primordiale dell'universo, ed è uno stato in cui Yin a Yang non sono separati ma mischiati indistinguibilmente l'un l'altro. Dal Wuji si è originato e prodotto il Taiji e dal Taiji si sono originati i due principi (liangyi); dai due principi si sono originate le quattro forme (Sixiang); dalle quattro forme si è originato il Bagua; dal Bagua si sono originati i sessantaquattro esagrammi; dai sessantaquattro esagrammi si sono originate le moltitudini di cose. Poiché ogni cosa conduce alla produzione di altre cose, questo è il naturale corso degli eventi; produzione e sviluppo portano ad una grande complessità.
Lo Xici (un capitolo dell’Yijing o Libro Dei Mutamenti) afferma che i Mutamenti (yi) sono Non-pensiero (wusi) e Non-azione; l’estrema immobilità porterà alla senzazione di poter realizzare ogni cosa. Nulla a parte il miracolo può permettere di raggiungere questo stato. In questo contesto il “miracolo” riguarda le ispirazioni prodotte all’interno del cervello. Questo stato di “quiete” della mente può essere raggiunto attraverso la pratica delle arti marziali. La frase “Jing neng shen hui” fa riferimento al concetto di come si realizza l’ispirazione; essa si crea quando la mente conscia è tranquilla. Questa ispirazione è generata dal subconscio attivo della mente e solo attraverso di essa si possono capire le qualità del mondo oggettivo. I metodi di allenamento marziale del Meihuazhuang aspirano ad attivare la mente subconscia ed a generare l’ispirazione ribaltando l’ordine di come le cose nell’universo si producono e si sviluppano. Questo sistema di arrivare all’ispirazione attraverso l’allenamento marziale porta alla comprensione dell’universo e dei processi che lo governano. Anticamente la gente si riferiva all’allenamento marziale come ad un “ritorno alla condizione originaria (fanben huanyuan)”. Questo processo coinvolge semplificando ed astraendo l’infinita fluttuazione ed i cambiamenti tra le cose dell’universo nei “sessantaquattro esagrammi”. Muovendosi in un ordine invertito i “sessantaquattro esagrammi” ritornano alla condizione di “Otto Trigrammi (Bagua)”; gli Otto Trigrammi ritornano alle “Quattro Forme (Sixiang)”; le Quattro Forme ritornano ai Due Modelli (Liangyi) (conosciuti anche come lo Yin e lo Yang); i Due Modelli ritornano alla condizione del Taiji; il Taiji ritorna al Wuji. Il Wuji è il punto di partenza ed è la condizione originale dell’universo in cui non esiste “sopra” o “sotto”, “sinistra” o “destra” ne tantomeno Yin oppure Yang e non esiste ne il concetto di “sé” ne il concetto di “altri”. Per quanto riguarda lo spazio non c’è ne il grande ne il piccolo. Per quanto riguarda il tempo non esiste inizio e tantomeno fine. Laozi descrive questa condizione con quella di “huntun” , uno stato di caos dove Yin e Yang non sono separati ma mischiati e combinati insieme. Nella pratica del “Wugong” questo è quello che si intende per condizione di olismo o “hunyuan yiqi”.
Prima dell’avvento di sistemi di registrazione basati su funi annodate e prima della nascita della scrittura, gli antichi capirono i concetti di “arti marziali (wu)” e di “danza (wu)”. Le abilità marziali erano usate nella caccia, nelle lotte per difendersi dagli animali selvatici ed anche contro nemici umani. La danza invece era usata durante i raduni per esprimere un sentimento di gioia o di benessere. Da materiale storico si sa che le prime forme di danza comprendevano gesti che mimavano il combattimento e le guerre. Ma gli intenti dei movimenti della danza e quelli del combattimento reale o della lotta non sono i medesimi. I movimenti della danza avevano lo scopo di esprimere sentimenti ed emozioni di felicità. La gente di quel tempo aveva già compreso metodi per rappresentare astrattamente le proprie emozioni e i propri sentimenti attraverso la mediazione di posture del corpo e movimenti. In aggiunta, siccome “marziale” e “danza” sono entrambi modi di muoversi del corpo, essi hanno una azione di rinforzamento e di miglioramento della salute in generale, attivando il flusso del “qi” e del sangue e accrescendo le capacità mentali. La lunga pratica delle arti marziali e della danza possono accrescere le capacità e la salute mentale delle persone e permettere al qixue di scorrere senza impedimenti. I praticanti possono sviluppare una mente espansa e rilassata. Il pensiero e la vitalità (shen) saranno chiari ed il qi puro. Si acquisisce la capacità di dissipare i pensieri casuali, la tristezza e la depressione.
Le scritture Buddiste attestano che “La tranquillità produce saggezza (jing neng shen hui)”. Gli antichi riconobbero gradualmente che la tranquillità ottenuta attraverso quelli esercizi portava ad una crescita della salute e delle capacità mentali. Queste relazioni formano la base dello sviluppo degli stili di arti marziali “Meihua” e “Bagua” da parte del mitico antenato Yun Pan. Queste arti non furono create puramente con lo scopo di attacco e difesa e nemmeno per l’espressione di emozioni o sentimenti (come la danza) ma usavano, piuttosto, le posture del corpo ed i movimenti per evidenziare un più serio quesito e cercarne la risposta, la domanda di come l’umanità percepisca l’universo e le regole che lo governano.
Fin dalla antichità il Meihuaquan è stato chiamato "il libro senza parole sulla verità". Attraverso la pratica del Meihuaquan si possono imparare, così come si potrebbero imparare dalla scuola ufficiale, quelle filosofie e quelle regole che spiegano il lavoro della natura contenuto internamente nell’illustrazione del "Meihua". Coloro che praticano il Meihuaquan sostengono che quell’arte è un "metodo scorciatoia" per imparare, ricercare e comprendere la cultura tradizionale cinese.
Dal set di allenamento base del Meihuazhuang, il Jiazi, si può vedere come le posture statiche (zhuangbu) siano costituite da cinque posizioni conosciute come Posizione Grande (Dashi), Posizione Armoniosa (Shunshi), Posizione Ritorta (Aoshi), Posizione Piccola (Xiaoshi), e posizione Perdente (Baishi). Le posizioni sono ripetute sia sul lato destro sia sul sinistro e corrispondono ai cinque elementi (wuxing): Metallo, Acqua, Legno, e Terra. Queste cinque posture vanno eseguite lungo otto diverse direzioni sul campo di pratica. Questo è il Bafang ovvero l’aspetto delle “Otto Direzioni” del diagramma del Meihua.
All’interno del Jiazi, le tecniche del lavoro dei piedi conosciuto come “Passi in movimento (Xingbu)” sono usati per raggiungere ognuna delle otto direzioni sulle quali vanno praticate le cinque posizioni. I “passi in movimento” sono composti da tre differenti tecniche che hanno usi diversi. Queste tecniche sono conosciute come “metodo oscillante” (baifa), “metodo per ritirarsi” (chefa) e “metodo per pugnalare” (zhafa). Nella pratica del Jiazi, dopo aver eseguito le posizioni statiche lungo ognuna delle otto direzioni, si ripete una sequenza finale delle posizioni statiche nuovamente al centro dello schema. L’esecuzione di questa ultima (la nona) sequenza di posizioni statiche significa che nove direzioni sono state esaurite. Questo è conosciuto come “i nove palazzi” e determina la fine di una intera sessione di Jiazi. Allenando le abilità marziali del Meihuazhuang, i praticanti devono comprendere l’essenza dei seguenti detti:
capire sia lo stretto sia il largo, essere in grado di alzarsi o di abbassarsi a volontà, mantenere le posizioni statiche immobili quanto le montagne, i movimenti dinamici devono scorrere con la fluidità di un fiume.
Risalire o affondare, avanzare o ritirarsi; esiste sempre un bilanciamento fra Yin e Yang.
Continuità senza interruzioni, mutua coordinazione fra il duro ed il soffice.
Queste frasi incarnano l’essenza di quanto è contenuto nel “gongfu del taij, teoria dello Yin e dello Yang (Taiji zhi gong, yinyang zhi li)”.
Attraverso la loro pratica marziale, un vasto numero di seguaci del Meihuazhuang hanno raggiunto una profonda comprensione dei concetti e dell’uso dei “Cinque Elementi (wuxing)”, “Otto Direzioni (bafang)” e “Nove Palazzi (jiugong)”. Essi sono arrivati ad afferrare i concetti di “taiji” e di “yinyang” ed a capire le sottostanti regole e principi. Il numero di tecniche marziali nel Meihuazhuang è infinito e la sua teoria è molto profonda poiché contiene l’essenza della cultura tradizionale cinese.
Solamente attraverso lo studio combinato degli esercizi marziali e delle tecniche di combattimento (wugong) con la teoria marziale (quanli) lo studente di Meihuazhuang può arrivare ad afferrare gli elementi essenziali dell’allenamento marziale, sviluppare il proprio corpo e la propria mente, estendere la propria saggezza.
Per più di vent’anni l’autore, durante il tempo libero, ha insegnato il Meihuazhuang agli studenti nelle scuole e nelle università di Jinan nella provincia di Shandong. Questo lo ha reso molto popolare tra gli insegnanti e gli studenti delle varie istituzioni scolastiche. Attraverso la loro pratica del Meihuazhuang wugong, gli studenti non solo hanno avuto benefici dovuti al miglioramento dello stato di salute, dell’energia, della prontezza dei riflessi e dell’acutezza mentale ma hanno ottenuto enorme conoscenza che gli ha permesso di contribuire in qualche modo alla società. Molti di questi studenti hanno ottenuto risultati scolastici molto elevati come Master, Dottorati e riconoscimenti post-laurea. Dopo il diploma essi hanno facilmente ottenuto posizioni di insegnanti, ingegneri, assistenti ed altri qualificanti titoli in un ampia gamma e varietà di occupazioni.
Tra le popolazioni rurali si dice comunemente “Le Abilità Marziali sono un piccolo stratagemma; solo la profonda teoria del Wenli può rendere capaci di risolvere i problemi e le controversie (quanda jiaoti xiaobaxi; weiyou wenli tong tiandi)” ed anche “Meihuaquan è un campo di studi che nutre lo sviluppo in generale”.
Gli anni di esperienza di insegnamento del Meihuaquan da parte dell’autore indica chiaramente che rendere lo stile popolare tra gli intellettuali porta a chiari ed evidenti risultati, poiché il Meihuaquan e lo studio contemporaneo di altre discipline fanno si che si rafforzino e si completino reciprocamente, così da svilupparsi assieme. Quanto appena detto è rilevante, essendo il Meihuaquan non strettamente un esercizio marziale e non solamente un mezzo per migliorare la salute, solamente chi ha un alto livello di educazione e di comprensione dei principi scientifici può comprendere e padroneggiarne l’essenza.
E’ importante notare come la cultura Cinese sia sempre stata radicata nei concetti base di “Arti Marziali ed Arti Civili” e come abbia sempre seguito un percorso di “Arti Marziali ed Arti Civili insieme come unica entità (wenwu yiti)“. Lo studio delle Arti Marziali è sempre stato un metodo per educare i popoli alle tradizioni culturali, un metodo antico ed unico. Fu solo più tardi che, con il progresso scientifico e tecnologico, la produzione di nuovi materiali e l’intromissione della filosofia occidentale che il “civile” (wen) ed il “marziale” (wu) furono separati. Le Arti marziali arrivarono ad essere viste o puramente come metodi che concernevano il combattimento o come metodi per la conservazione della salute.
Quando la gente pensa oggi al concetto di “marziale” (facendo riferimento alle Arti Marziali) pensa che siano state divise in Arti marziali “interne” ed “esterne”. Esistono molte scuole di arti marziali, ognuna coi propri punti di forza e con le proprie debolezze. Poche infatti sono le scuole di arti marziali che ancora incorporano veramente gli scopi tradizionali di “interno ed esterno insieme come fossero uno” (neiwai yiti) e “giungere assieme come uno solo” (hunyuan yiqi)” e che comprendono l’abilità di cambiare e di ricomporre nuove forme all’infinito utilizzazndo un’infinità di posture. Come risultato, il concetto di “marziale (Wu)” è già andato perso nelle sue originali implicazioni e nei suoi estremamente diversi, ricchi e profondi contenuti. Non a lungo immutato, tutto quello che è andato perso della vera tradizione delle arti marziali è come un guscio di conchiglia rotto e disperso.
L’arte marziale (wugong) del Meihuazhuang, tuttavia, ha mantenuto le vere caratteristiche e la propria inseparabile unità con la teoria. Il concetto di Arti “Civili” e Arti “Militari” è stato preservato intatto, in tal modo anche un importante aspetto della civiltà cinese è stato preservato. Fin da quando il Meihuazhuang è stato insegnato pubblicamente, ha sempre consistito in due organizzazioni conosciute come “Campo della Teoria (wenchang)” e “Campo Marziale (wuchang)”. Il Campo della Teoria utilizza rapporti teorici con le arti marziali quali strategia, filosofia e numerologia per guidare le attività dell’intera scuola. Il campo Marziale è la base della scuola. “Wengong” è il processo meditativo associato col “Wenchang” ed è un avanzato livello di studi marziali. Solamente quando il praticante ha ottenuto solidi risultati nella pratica marziale può comprendere la teoria marziale avanzata e le raffinate virtù tradizionali, ha quindi studiato il “wengong” (il metodo per la meditazione), può a questo punto, esser considerato come vero erede della tradizione del Meihuaquan ed avere il proprio nome registrato nei testi genealogici della scuola.
Come menzionato sopra, il fondatore Yun Pan creò gli stili di arti marziali del “Meihua” e del “Bagua”. Cosa ne fu dello stile “Bagua”? Ad oggi non è stato ancora scoperto. A dispetto del fatto che hanno lo stesso nome, gli stili popolarmente conosciuti oggi in Cina come “Baguazhang” e “Baguaquan” non hanno niente a che vedere col “Bagua” di Yunpan. Sebbene la struttura fisica delle tecniche marziali del moderno stile Bagua siano connesse con i concetti tracciati nel diagramma del Bagua, queste arti non sono eseguite in accordo con il metodo di pensiero e di regole del Bagua. Di conseguenza queste arti non adempiono alle funzioni di un “libro della verità senza parole” (wuzi zhenjing). In aggiunta, la storia genealogica di queste arti è abbastanza recente e la loro origine è tracciabile in un periodo che non va più indietro delle dinastie Yuan e Ming.
In contrasto a questa situazione, i Testi Sacri del Meihuaquan riportano che lo stile era già praticato durante la dinastia Han. Nella vasta espansione della campagna del Nord della Cina dove il Meihuazhuang è molto popolare, alcune leggende narrano che il Meihuazhuang esista sin da quando il cielo è stato separato dalla terra. In Aggiunta, i moderni stili conosciuti come Baguazhang e Baguaquan non possiedono una struttura organizzativa simile al Campo della Teoria (wenchang) e nemmeno possiedono i testi teorici tramandati da generazione in generazione.
Molti “Scritti” del Campo Teorico del Meihuaquan, sono affidati a copie trascritte a mano dei testi teorici delle generazioni precedenti, incluso il “Genyuan Jing”, “Huanji Baojuan”, “Mingdao Zhengzong”, “Wuhu Gangling”, e altri. Questi testi riportano le origini del Meihuazhuang, le genealogie dei suoi discepoli, i principi guida teoretici e i metodi pratici concernenti il Wengong (pratica dell’arte) e del Wugong (pratica marziale), regole e linee guida per migliorare lo stato di benessere fisico e mentale, come dissipare le malattie e guarirle, pratiche per la longevità, tradizioni del Meihuaquan e codici della virtù marziale.
Uno dei più importanti testi classici è il “Xiangli”. Questo testo incorpora l’essenza e lo spirito della “Teoria (Wenli)” e fornisce la guida per la vita di tutti i giorni e per le principali attività della scuola del Meihuazhuang. Il contenuto del “Xiangli” composto da scritture per la divinazione, è basato sui principi dei Cinque Elementi (Wuxing), delle Otto Direzioni (Bafang), dei Nove Palazzi (jiugong) e del Taiji. Il testo contiene anche esempi di divinazioni che si sono avverate. Nell’antica Cina, il diagramma del Bagua discusso sopra fu complimentato dal testo teorico conosciuto come “Libro Dei Mutamenti” (Yijing). Similarmente al Xiangli che abbiamo già detto essere un classico del Meihuaquan, il Libro Dei Mutamenti fu anch’esso un testo per le divinazioni. Come affermato dal Professor Gao Heng “I Divinatori tengono la memoria delle cose e degli affari che hanno predetto”. Essi scelsero cose che divennero vere miracolosamente, quelle cose che ripetutamente si avveravano e venivano assegnate ai sessantaquattro esagrammi ed al loro Yao (linea Yin o Yang) per i futuri riferimenti. Essi accumularono gradatamente, in questo modo, degli esempi formando il Gua Yao Ci, capitolo del Libro Dei Mutamenti. Si potrebbe osservare che il Libro Dei mutamenti ed il Xiangli, nel fare le divinazioni, siano simili per il modo in cui usano il pensiero ed i principi tracciati nel Bagua, nel Sanyao, Yinjiang e Taiji.
Nel corso dei secoli, i famosi filosofi dei tempi antichi come Confucio elogiarono il diagramma del Bagua ed il Libro dei Mutamenti, diventando oggetto di molta attenzione. Fino da quando Confucio ed altri filosofi scrissero le Dieci appendici (Shi yi) ed altri trattati sul Libro Dei Mutamenti, queste opere sarebbero arrivate ad esser conosciute come Zhouyi. Gli studenti delle passate dinastie attribuirono grande prestigio allo studio dei Zhouyi, tanto che pervennero ad essere rispettate come “Primi fra i Classici” e “La sorgente dell’acqua della vita” della cultura tradizionale cinese, opere quindi che hanno avuto un’importantissima influenza sullo sviluppo della cultura tradizionale stessa.
Sull’altro lato, quello del diagramma del Meihua e relativi testi, il Xiangli è rimasto completamente oscuro e sconosciuto. Preservato e tramandato tra le gente comune, potrebbe essere considerato il Libro Dei Mutamenti dei contadini , usato nella vita di tutti i giorni e tramandato da generazione in generazione. Nonostante la scarsa rinomanza la gente e gli scolari lo elogiano, il Xiangli è un rilevante testo di profonde riflessioni e significati. Come nel Libro Dei Mutamenti, comunque, il vero valore del Xiangli non è nella sua capacità divinatoria, bensì nel fatto che le parole della divinazione contenute in entrambi i testi provengono dall’ispirazione e dal pensiero dei divinatori. Le porzioni di testo dispensate con le divinazioni sono basate sulla vera percezione e consapevolezza del mondo da parte del divinatore.
Teoria ed Arte Marziale nel Meihuazhuang sono inseparabili. I Testi classici, i diagrammi del Campo della Teoria e del Campo Marziale sono stati preservati e mantenuti uniti. Poiché il Campo Marziale è guidato dal Campo Teorico il Meihuazhuang ha mantenuto la sua forma e l’aspetto originali permettendo alla propria Arte Marziale di incorporare i concetti e la filosofia del Campo della Teoria. Il Meihuazhuang è una entità intera; una combinazione di arti marziali e teoria, una unità tra gli aspetti Marziali e quelli Civili.
Yan Zijie, Jinan, Shandong
28 giugno 1995